ESTRATTO PROCEDURA SEGNALAZIONI E RECLAMI

La Rillo Costruzioni ha adottato una procedura per la gestione delle segnalazioni e dei reclami da chiunque provenienti. La segnalazione/reclamo può riguardare qualsiasi comportamento contrario ai principi di etica e responsabilità sociale. Per ogni segnalazione ricevuta il l’SPT procederà con le relative indagini ed approfondimenti necessari e ne farà comunicazione al segnalante.

In caso di segnalazione anonima i risultati delle indagini saranno pubblicati sul sito e resi disponibili a tutti.

La Rillo Costruzioni garantisce la tutela del segnalante da qualsiasi ritorsione.

Le segnalazioni possono essere inoltrate alla Rillo Costruzioni via mail: all’indirizzo sa8000@rillocostruzionisrl.it o via posta ordinaria all’indirizzo via Piana S.P. 106 n. 35 – 82030 Ponte (BN), all’attenzione dell’SPT in caso di segnalazioni anonime.

Inoltre è possibile effettuare segnalazioni e reclami direttamente all’organismo di certificazione SI CERT all’indirizzo mail reclamisa8000@sicert.net o all’organismo di accreditamento SAAS all’indirizzo mail: saas@saasaccreditation.org

ESTRATTO PROCEDURA LAVORO INFANTILE E MINORILE

Rillo Costruzioni, ha stabilito un requisito minimo per l’assunzione che è il compimento del 18° anno ed opera affinché non sia sfruttato lavoro minorile neanche presso i proprio fornitori

Nell’ambito della propria attività la Rillo Costruzioni effettuato un monitoraggio annuale per il rispetto del requisito all’interno della propria organizzazione e svolge verifiche periodiche sui propri fornitori.

In caso di situazioni non conformi o di permanenza del dubbio, l’SPT provvederà:

–           a fare in modo che il fornitore si attivi fin da subito al fine di fornire un’immediata protezione (dal punto di vista della salute, della sicurezza e della pericolosità del luogo di lavoro) al bambino che lavora;

–           a contattare i Servizi Sociali del Comune all’interno del quale opera il fornitore al fine di assicurare al bambino un’adeguata scolarità;

–           minimizzare le ripercussioni in caso di cessazione del rapporto di lavoro del bambino. In questo caso le soluzioni possibili prevedono il sostegno economico alla famiglia, l’impiego di altri componenti del nucleo familiare ecc.

L’SPT, di concerto con il fornitore e gli operatori del Servizio Sociale si adopererà, quindi, per trovare una soluzione atta a tutelare il minore.

Qualora il fornitore dovesse rifiutarsi di collaborare, la Direzione in collaborazione con l’SPT, determinerà, sempre di concerto con i Servizi Sociali o con le Autorità Giudiziarie competenti, l’azione correttiva del caso.